16 maggio 2021
Se guardiamo in modo ingenuo e non come accade all’essere umano pratico che dirige il suo sguardo nella direzione definita dei suoi disegni ed invece osserviamo senza essere costretti da nulla, penetriamo allora un mondo che ci si offre spazialmente, non limitato dall’orizzonte del campo visivo.
L’anarchia cerca lo spazio puro di cui non si può dire nulla. Questo spazio puro è il presupposto di tutte le considerazioni geometriche, ma non è una cosa, e non ha una forma, e non ha colore o qualità sensibili, ma è il medium indifferente in cui esistono tutte le cose. Lo spazio puro in sé irradia verso infiniti punti, non ha regole perché le regole appartengono alle figure, ai rapporti geometrici e alla materia. La regola è l’esattezza dell’assioma, che si riferisce alla figura e alla materia che la riempie, ma non è lo spazio puro.
Gli elementi di STRUTTURE ANARCHICHE si dirigono in questo spazio, oltre i limiti matematici dei rapporti geometrici, un vuoto nel quale non sono possibili ulteriori figure.
La geometria è stata sin dall’antichità il modello ideale dell’esattezza. È riuscita a mettere a sistema tutte le forme spaziali possibili a priori e tutti i rapporti esistenti tra loro, in modo che dagli assiomi geometrici si possa trarre, tramite deduzioni logiche, tutto quel che si deve esprimere su un determinato oggetto. Gli assiomi però sono fissi e il presupposto su cui si fondano è posto una volta per tutte.
Ma cosa ne è dello spazio puro? Che relazione sussiste tra l’esattezza dei rapporti geometrici ed il medium senza forma che definiamo spazio?
Il mio lavoro è espresso da una tensione tra lo stare dentro forme determinate e tendere verso l’indeterminato.
Da bambina sentivo di poter diventare qualsiasi cosa. Potevo realmente esprimermi ed essere me stessa. Avevo cinque anni, un’età in cui non siamo determinati dalla vita. Poi, negli anni successivi la vita ha posto le sue negazioni facendomi perdere quel luminoso senso di onnipotenza che è rimasto come rimembranza scollegata da ogni contesto di un ricordo.
STRUTTURE ANARCHICHE sono un momento in cui i pezzi di materia non hanno ancora conosciuto il loro limite.
Sono l’infanzia ancora indeterminata di un oggetto.
MICRO-ARTICOLI IN FIBRA | pillole in fibra di logos | #8 – Manuela Gandini